Mediazione e successioni

Mediazione e successioni

Mediazione e successioni

  • 16/07/2020

MEDIAZIONE E SUCCESSIONI

LA MEDIAZIONE E LA DIVISIONE EREDITARIA

Il Dlgs 28/10 stabilisce che prima di iniziare una causa, è obbligatorio esperire il tentativo di mediazione per le vertenze relative alle cause su:

1. condominio,
2. diritti reali,
3. divisione,
4. successioni ereditarie,
5. patti di famiglia,
6. locazione,
7. comodato,
8. affitto di aziende,
9. risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria,
10. risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità,
11. contratti assicurativi, bancari e finanziari.

Inoltre, la legge stabilisce che la mediazione può essere introdotta volontariamente per tutte le questioni che le parti desiderano portare in mediazione (mediazione volontaria).

Nell’ambito dei giudizi di divisione ereditaria e successoria, la mediazione è lo strumento più idoneo per evitare lunghe battaglie giudiziarie che incrinano e distruggono i rapporti e le relazioni familiari perché in mediazione le parti devono incontrarsi e discutere insieme ai loro legali le loro questioni innanzi ad un mediatore che è un professionista terzo, specializzato in diritto, tecniche di negoziazione e, a volte, anche counseling che modera il confronto tra le parti.

Il mediatore quindi aiuta le parti a superare le reciproche diffidenze e promuove con loro un dialogo utile a trovare idee e soluzioni nuove che sblocchino le situazioni di stallo generatesi successivamente alla morte del de cuius.

Spesso infatti anche nelle migliori famiglie si nascondono incomprensioni e rivendiche di anni che, dopo la morte del de cuius, emergono in fase di divisione ereditaria bloccando molte eredità nei Tribunali.

Tali “rivendiche” che alcuni chiamano “questioni di principio” spesso sono così importanti da congelare qualsiasi possibile ragionamento divisionale sull’eredità dei coeredi.

Queste diffidenze portano alla nascita di cause che impediscono per anni la possibile divisione di patrimoni, immobili e aziende che restano ostaggio delle cause, dei giudici e degli avvocati.

Purtroppo, i tempi della Giustizia sono diversi dai tempi della natura e dalle esigenze umane e così capita che le cause durano anni e i rapporti familiari vengono meno col passare del tempo e, col passare del tempo, pure i patrimoni si svalutano e decadono.

Tutto questo però non è un bene, né per i coeredi che diffidando gli uni dagli altri preferiscono cercare le proprie ragioni in Tribunale né per la società perché le cause alla lunga hanno ricadute anche sull'intera società (vedi conflitti che bloccano aziende o beni).

Per evitare tale fatto, il legislatore, col D.lgs 28/10, ha introdotto il tentativo obbligatorio di mediazione prima dell’inizio delle cause di divisione ereditaria.

Grazie a tale decreto, ora, le parti devono incontrarsi almeno una volta in mediazione avanti ad un mediatore specializzato che spiega loro l’opportunità di entrare in mediazione e permette loro un sereno confronto negoziale di un’oretta per comprendere le reciproche ragioni e pretese sull'eredità.

Tale primo incontro di mediazione prevede la partecipazione personale delle parti e costa a ciascuna parte € 48,80 (se la vertenza è inferiore ai € 250.000,00) o € 97,60 (se la vertenza è superiore ai € 250.000,00) ma partecipare a tale primo incontro è importante perché spesso la partecipazione delle parti a questo incontro fa risparmiare anni di cause e migliaia di euro in avvocati perchè in mediazione le parti possono parlare e, con l'aiuto del mediatore e dei tecnici, trovare un momento di sereno confronto sulle reciproche avverse pretese.

Pertanto, è importante che i coeredi vengano in mediazione perché loro non hanno bisogno di una buona sentenza, ma hanno bisogno di risolvere i loro problemi e in mediazione, grazie al confronto, all’assistenza tecnica dei loro legali e alla moderazione di un terzo, avvocato e tecnico, specializzato nelle tecniche del counseling e della negoziazione spesso possono spiegare le proprie questioni e decidere insieme e riservatamente come dividere le proprietà o i soldi o i mobili senza ereditati senza che sia un giudice a decidere per loro.

Avv Guido Trabucchi

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