# MEDIAZIONE COMMERCIALE E IMPRESA
La mediazione è un’opportunità per l’impresa!
La mediazione permette agli imprenditori di risolvere tra loro e nella riservatezza dell’istituto questioni problematiche o rapporti complessi che riguardano le persone o le questioni tra due o più parti, anziché cercare in Tribunale o dal Giudice di Pace quella “Giustizia” che spesso riguarda solo parzialmente una questione del passato.
Con l'introduzione del D.lgs 28/10 il legislatore ha confermato l'istituto della Mediazione e la figura del Mediatore quale professionista che aiuta le parti a parlare ed a cercare tra loro nella riservatezza della mediazione con l’ascolto ed il reciproco confronto e la fantasia del gruppo, le migliori soluzioni ai loro problemi evitando loro di passare dalle lungaggini e dai tecnicimi procedurali del Tribunale e del Giudice di Pace.
In Tribunale o dal Giudice di Pace gli avvocati infatti chiedono allo Stato una "Giustizia" all’interno di una procedura amministrata, scandita da regole e tempi processuali, nella mediazione le parti, che devono venire personalmente e devono essere accompagnate da avvocati, cercano direttamente e autonomamente di trattare tra di loro le questioni della loro lite e insieme, se vogliono, cercano con l’altra parte nuove possibili soluzioni al loro problema per il futuro.
Il Giudice poi giudica un fatto o una situazione passata o un rapporto tra parti andato male e rispone solo alla domanda che è stata eseguita, ilmediatore aiuta le parti a sviluppare un ragionamento e un discorso incagliato al fine di risolvere il problema tra le parti!
Con l'introduzione della mediazione, il legislatore, anziché rimanere l'unico entre che può risolvere i problemi giudiziari tra le parti in lite, obbliga il cittadino litigante a riappropriarsi della libertà di risolvere da solo i propri problemi e a cercare con l'aiuto del mediatore più che una sentenza una soluzione al problema, alle reciproche incomprensioni e all’interruzione dei rapporti.
In questa procedura le parti, quindi, aiutate dai propri procuratori e dal mediatore che è un professionista cercano, nella riservatezza dell’istituto, di risolvere i loro problemi attraverso l’ascolto ed il confronto reciproco e riservato e il mediatore, dopo avere spiegato alle parti le sue funzioni ed avere ascoltato le posizioni dai legali delle parti e dai rispettivi clienti osserva, e favorisce l'insorgere di dinamiche negoziali tra le parti che fanno mutare i rapporti e le relazioni interne favorendo il dialogo multipiano tra parti, consulenti e procuratori.
Durante gli incontri, ilm mediatore, come un buon direttore d’orchestra, cerca quindi di armonizzare insieme i diversi attori perché tutti gli strumenti possano convergee verso un unica sinfonia anzichè suonare insieme suoni diversi.
Negli inconti infatti il mediatore, come lo psicologo, scopre qini i reali rapporti ed interessi delle persone che sono sotto la superficie del confronto e della rivendicazione dei reciproci diritti e, una volta conquistata la loro fiducia, cerca insieme a loro la migliore soluzione al problema che può essere data da un risultato, da un chiarimento o da una strategia nuova.
Avanti al Giudice gli avvocati all'interno del processo fatto di preclusioni e regole portano le prove che testimoniano le ragioni dell’una e dell’altra parte per ottenere dal Giudice terzo una sentenza, un giudizio sulla loro vertenza passata.
Avanti al Mediatore le parti in prima persona vengono con gli avvocati per cercare insieme di trovare la migliore soluzione al loro problema.
Diversamente dal Giudizio che è legato ai ritmi e termini della procedura, nella mediazione le persone, unitamente al mediatore in tempi decisamente più brevi rispetto ai tempi della causa, condividono un percorso veloce, riservato, orale e non proceduralizzato ma gestito dal mediatore per risolvere i loro problemi e il mediatore, come un problem solver che cerca di condividere con loro un dialogo attivo per smussare attriti, emozioni, preconcetti, pregiudizi e tutte quelle questioni personali che hanno portato alla rottura dei loro rapporti e delle loro relazioni personali, favorisce il dialogo tra le parti scavando sotto la superficie degli attriti personali e grazie alle proprie skills sposta le posizioni delle persone da un punto ad un altro muovendo il gruppo ed il reciproco dialogo in avanti in un lavoro condiviso che grazie alle sue qualità, al brain storming e alla sua regia porta spesso le persone a condividere una o più soluzioni inaspettate che sono state favorite dal mediatore, regista e propulsore di soluzioni nuove che sono sempre più soddisfacenti di qualsiasi ottima sentenza perché, la conciliazione è il frutto del lavoro del gruppo e delle persone realmente coinvolte nella vertenza e non di un Giudice che, pur conoscendo la situazione dal punto di vista giuridico ovviamente non può avere la stessa sensibilità delle parti coinvolte.
Il Mediatore non è un Giudice ma è un consulente legale, uno psicologo, un imprenditore, un commercialista un regista ed un sognatore, un addetto al marketing e un inventore che pazientemente e con professionalità ascolta le persone, sdrammatizza i loro problemi e “lancia la palla avanti” in modo da portare il gruppo a cogliere quelle opportunità e quei vantaggi che la lite non vede.
Per questo, per una buona mediazione occorre un buon mediatore che come, un problem solver e un team leader, riesce a portare il gruppo e le parti a parlarsi e ad evitare di litigare!
Poi, col dialogo, saranno le persone a condividere tra loro la o le migliori soluzioni ai loro problemi, ma questo spesso è un fatto successivo a quel clima che il mediatore, grazie alle proprie caratteristiche di fantasia, pazienza, empatia e di buon senso, ha coltivato e reso possibile.
Un buon mediatore e la mediazione, quindi, non sono una perdita di tempo ma un’opportunità per tutte le parti!
Avv Guido Trabucchi